Gli Articoli di EAR - Didattica
Uno dei maggiori problemi sin dall'uscita delle prime macchine con il Chipset AGA è la fastidiosa barra verticale nera presente al lato sinistro del monitor. Una banda che ci ha convinto quasi subito a comprare una scheda grafica. Il vecchio e sempre valido 1960 non aveva nessun tipo di controllo per allargare, allungare, campanare lo schermo. I colori poi sono sempre stati poco brillanti costringendo molti utenti Amiga a cercare il vecchio Nec 3D. Chi oggi possiede il 1960 o possiede una scheda grafica o lo usa a risoluzioni "particolari". Una delle nostre belle abitudini, intendo dire di noi amighisti, e quella di giocare e sperimentare con i modi video. Dite la verità quante volte avete cambiato i vostri settaggi ? Il modo Productivity è troppo lento e ad ogni cambio di risoluzione sentiamo scattare i relé (o qualche cosa di più moderno) con un suono sinistro. Il modo Pal non ci soddisfa per via della famosa barra laterale. Il modo NTSC è un buon compromesso ma perché perdere una fetta di schermo ? L'arrivo dei nuovi modi AGA non ha cambiato di molto le cose. Double PAL e Double NTSC non sono il massimo è molti hanno rispolverato le veccbie schede de-interlacciatrici del 2000 e le anno impiantate nel nuovo A4000 con tutti i problemi che ne sono derivati. Finalmente l'uscita dapprima delle schede de-interlacciatrici per A4000 e poi delle vere e proprie schede grafiche hanno cambiato le cose. La nostra rivista fu l'unica ad analizzare le schede disponibili dicendo per prima la verità : troppo lente con prezzo troppo alto. Dai tempi della vecchia Picasso II, della Retina e della fantomatica Merlin sono passati diversi anni e i nuovi prodotti ora sul mercato prima fra tutti la Cybervision hanno caratteristiche similari alle SVGA dei PC con la differenza che costano il triplo. A detta degli sviluppatori e dei sognatori dei nuovi Amiga si pensa infatti ad un futuro bus PCI per poter "sfruttare" il parco hardware dei Wintel. Di che cosa vivranno allora le aziende che ora producono queste schede ? Qualcuno a pensato di mandare in miniera progettisti e responsabili commerciali che vendevano prodotti dal valore di 150.000 lire e che visto la fame degli utenti Amiga venivano venduti (come oro colato) a 600.000 - 700.000 lire. Ma lasciamo da parte il discorso delle schede grafiche visto che siamo qui per parlarvi di un monitor che funziona bene anche con i modi video tradizionali e che soprattutto elimina gli odiosi bordi neri dalle risoluzioni Amiga.
Quando ci hanno consegnato il monitor (alla DB_Line) abbiamo avuto seri problemi per portarlo via. Innanzi tutto non stava agevolmente nella mitica Panda della redazione eppoi il suo peso era veramente elevato. Abbiamo risolto il problema disfandoci del cartone immenso e mettendo il "monitorone" nei sedili non senza problemi. Questo dovrebbe farvi capire che ci troviamo davanti ad una confezione imponente vedendo la scatola ci si aspetta un 21" pollici. Una volta disfatto l'enorme pacco quello che rimane tra le mani è un monitor (che scoperta) tra l'altro con un design decisamente migliore dei vecchi prodotti Commodore, un cavo di alimentazione, uno scarno manualetto in lingua inglese e altri foglietti. Il manuale è di 20 pagine anche se diviso in tre lingue (inglese, francese e tedesco) il che significa un 12 paginette circa per l'inglese più che sufficienti per capire quello che c'é da fare. A onor del vero noi amighisti abbiamo un livello di "improvvisazione" molto più elevato degli utenti di "altre piattaforme" e quindi non ci vuole un gran che per spiegarci come far funzionare l'apparecchio. Nel nostro caso abbiamo consultato il manuale solo quando il monitor ormai non aveva più segreti.
Il pannello di controllo ha 7 tasti, cinque di questi quadrati e piccoli a sinistra del pannello servono per le regolazioni digitali, altri più grandi e di forma rotonda relativamente per il deaguss manuale e per l'accensione. Il tutto viene completato da una piccola spia ci accensione. Questa spia ci indica lo stato del monitor. Se lampeggia in verde significa che non riceve alcun segnale. Se è fissa ma arancione significa che riceve un segnale che non è in grado di codificare. In fine se è verde e fissa tutto funziona per il meglio. Vediamo ora tutti i controlli che è possibile effettuare tramite i tastini sopra descritti. Con la pressione di uno di questi tasti (quello più a destra) possiamo accedere ad un menu di regolazioni proiettato direttamente in sovraimpressione nel monitor in colori rosso e blu. Questo menu di regolazioni ha diverse sezioni : Geometry 1 per allargare e allungare la figura, per modificare la fase orizzontale e verticale. Geometry 2 per regolare la "bombatura" della immagine da un lato o da entrambi, la "campanatura" (il trapezio per intenderci) e il parallelismo. Il colour menu permette di modificare le singole componenti del colore (alcuni settaggi predefiniti sono presenti in questa sezione) mentre lo special menu serve per l'utilizzo del monitor con il Genlock. A tutte questi controlli "speciali" dobbiamo aggiungere quelli più tradizionali dedicati al colore, alla luminosità e al contrasto. Potete giocare con i settaggi quanto volete poiché in caso di errori o di impostazioni errate potete sempre riportare il monitor ai valori di default con il menu RESET. Il sistema non è complesso ma poteva essere realizzato in maniera più intelligente. La confusione maggiore è tra la pressione del tasto che indica la modifica di un determinato item e quella della conferma controllata da un tasto adiacente. I primi tempi avrete qualche difficoltà ma dopo qualche tempo tutto vi sembrerà naturale.
Vediamo ora le caratteristiche di questo prodotto : frequenza orizzontale 15 - 64 kHz, frequenza verticale 50 - 120 Hz, Bandwidth: 85 MHz. Risoluzioni massime 1280 x 1024 a 60 Hz non intrlacciato, 1152 x 870 68 Hz, 1024 x 768 fino a 80 Hz a nostro giudizio la miglior risoluzione. Il monitor supporta tutte le risuluzioni Amiga. Porte : Input 15 pin 'D a 0.7 V - 75 Ohm Separazione H e V sync modo Combinato di sincronizzazione ( TTL ) Alimentatore potenza 95 W. Dimensioni 400x418x434mm, peso 17 kg senza package. Il monitor per poter essere usato con la normale uscita RGB dell'Amiga ha bisogno di un convertitore (lo stesso che avreste dovuto trovare nella confezione dell'A4000 o del monitor 1960). Noi abbiamo effettuato le prove con questa configurazione : Amiga 4000, Warp Engine, Cybervision 64 e A1200 inespanso.
Sembra proprio di avere un altro computer tra le mani. Questa è la prima impressione avuta su A4000 con una risoluzione di 1024x768 (contro la abituale 800x600 proiettata su monitor 1960). I colori sono molto più brillanti anche se quando ci sono dei cambi improvvisi (cioè uno switching tra uno schermo completamente bianco ed uno nero) il monitor va per una frazione di secondo in "confusione". Anche con l'A1200 c'é una netta miglioria. Smanettando tra modi video e posizionamenti digitali del pannello si ottengono ottimi compromessi a tutte le risoluzioni, compromessi impossibili con il vecchio 1960. Molti di noi (il sottoscritto per esempio) lavorano ad una risoluzione di 800x600 normalmente su un monitor da 15 pollici. Ovviamente appena di acquista un monitor più grande la prima tentazione è quella di spingersi a modi video spinti andando incontro alla cosidetta sindrome da francobollo. Avete mai notato che le icone in stile Magic WB diventano davvero piccole a 1024x768 ? Perché sforzarsi a tanto ? Noi vi consigliamo di rimanere a 800x600 anche con un monitor da 17 pollici come quello in prova per non affaticarvi troppo la vista. Abbiamo provato anche il monitor con le "altre piattaforme" prima in modo virtuale (cioè con l'ausilio di ShapeShifter) e poi in modo reale (cioè connettendo direttamente il monitor ad un PC e ad un Mac presente in redazione). ShapeShifter si è comportato in maniera trasparente. Il modo video da noi usato per l'emulazione Mac era un modo video a 16bit della Cybervision a 800x600 è inutile dire che il cambio non si è notato. Era semplicemente tutto più grande. Non si può dire lo stesso della nostra prova su Mac. Prima di tutto ci siamo dovuti attrezzare con un convertitore (venduto per poter usare i monitor PC sui Mac) e dopo qualche ora di programmazione (attraverso dip switch a 16 posizioni ed un manuale di 10x10 cm) siamo riusciti ad ottenere una pregevole risoluzione di 832x624 a 75Hz. Sul PC con una SVGA S3 868 non siamo riusciti (per la poca memoria a disposizione della scheda) ad andare oltre il 1024x768 a 256 colori. Sembra uno scherzo del destino ma le maggiori soddisfazioni con il monitor le abbiamo ottenute proprio con il nostro amato Amiga. Con il nostro nuovo acquisto abbiamo relegato il vecchio 1960 (un mulo con diversi anni di onorato servizio e una decina di ricoveri in vari centri di assistenza negli ultimi anni) ad un server di stampa (perché non si butta mai via niente... ) sopra un vecchio Mac Iisi (sempre perché non si butta mai via niente). Una cosa è certa nel caso di un passaggio a miglior vita della nostra piattaforma (chissà magari in paradiso ci saranno computer Amiga) il monitor sarà "riciclabile" sulle "altre piattaforme". Noi per il momento non ci vogliamo pensare.
Sarebbe stato bello poter provare anche il genlock su questo monitor. Purtroppo gli unici genlock a disposizione della redazione erano di tipo S-VHS e quindi non utilizzabili (semplicemente perché non siamo così ricchi da possedere un video SVHS o una videocamera S-VHS). Dai commenti di altri utenti siamo venuti a conoscenza che il questa modalità il monitor funziona davvero bene. Noi nel nostro piccolo lo abbiamo bistrattato per lunghi e assolati pomeriggi estivi senza riscontrare un eccessivo riscaldamento (la stessa cosa non si può dire del nostro A4000) e senza problemi degni di nota. Il rapporto prezzo-prestazioni è molto buono anche se ci sono altri monitor con caratteristiche similari che costano meno. Perché scegliere il Microvitech ? Beh. Per il marchio Amiga stampato sopra!!!
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